Rifacimento maschera strumenti

Anni di servizio hanno scolorito la maschera portastrumenti della nostra barca. Inoltre, nelle passate crociere, abbiamo sentito la mancanza di uno spazio centrale e ben visibile dove collocare il gps. Abbiamo deciso di creare una maschera nuova.

Elena prende l’iniziativa e, armata di squadra e righello, misura il supporto per creare una dima in cartone su cui lavorare. In questa fase del progetto il mio prezioso contributo si limiterà a tener ferma la vecchia maschera e guardare. Con i numeri non vado d’accordo! 🙂

Creata la dima, l’architetto di bordo, provvede a riportare il profilo della maschera su file cad di Autocad.

Il materiale scelto per la riproduzione della maschera è il metacrilato colato 3mm per la sua stabilità dei colori alle radiazioni solari e agli agenti atmosferici.

Abbiamo inoltrato il file ad una azienda molto giovane ma ben strutturata a cui abbiamo commissionato il lavoro di riproduzione della maschera. Sarà che i ragazzi di Arche3D srl si occupano tutto il giorno di stampe 3d, taglio laser e creazione di oggetti di ogni tipo su commissione, ma i tempi di produzione e la qualità della maschera ci hanno stupito. Commissionato il pezzo il mercoledì, il venerdì mattina era pronto per essere ritirato.

Con la creazione della maschera termina la fase progettuale ed inizia quella di installazione. Sovrapponiamo la vecchia maschera alla nuova per verificare che il profilo coincida, fissiamo le maschere tra loro con dello scotch di carta e sfruttiamo i fori di quella vecchia per forare la nuova. Ad ogni buco effettuato inseriamo una vite per mantenere perfettamente allineate le due maschere.

Fondamentali per la buona riuscita del lavoro, sono le punte che si usano per effettuare i fori!!! (mi raccomando, non iniziate se non avete le punte adatte al supporto da forare!!!) Come si evince dalla fotografia qui sotto, per i primi fori, ho fatto il cojote ma sono stato graziato! Quando dovete forare dei supporti delicati, non fate il lavoro in equilibrio e senza una adeguato supporto su cui appoggiare il materiale, basta anche una tavoletta in legno su cui appoggiarsi, logicamente a terra!!!

Ora disponiamo bussola e strumento della profondità sulla maschera per avere un quadro generale degli spazi e segnare la migliore posizione del nuovo supporto per il tablet (i fori per l’istallazione di quest’ultimo verranno eseguiti in una fase successiva).

Per poter procedere alla sostituire della maschera dobbiamo innanzitutto rimuovere la copertura in vetroresina su cui è installata, utilizzata anche come condotto di areazione per mantenere la cabina della barca sempre arieggiata. Questa copertura è attaccata al ponte della barca con delle viti in inox non autofilettanti. Eseguiamo quindi la pulizia approfondita dei fori  e delle viti di fissaggio eliminando il vecchio silicone ed aspirando lo sporco dall’alloggiamento delle viti.

Procediamo avvitando la maschera alla copertura in vetroresina, facciamo i fori di fissaggio del supporto tablet e installiamo in modo definitivo bussola, strumento della profondità e supporto tablet. Questa fase è molto delicata in quanto verrà tolta la pellicola di protezione della maschera e bisognerà stare attenti a non graffiarla con gli attrezzi…è importante andare con calma e non avere fretta di terminare il lavoro!

Non ci rimane che fissare la copertura in vetroresina alla tuga avendo l’accortezza di sigillare gli alloggiamenti delle viti con del Sikaflex bianco per evitare possibili infiltrazioni.

Ed ecco qui la maschera con la strumentazione installata e ben ordinata.

Nella foto a seguire, il quadro strumenti risulta ben protetto dallo Sprayhood. Per evitare furti, abbiamo scelto un supporto tablet amovibile e compatibile con prodotti da 7 fino a 10 pollici (anche se la vicinanza della bussola e dello strumento Raymarine i40 è tale da consentire l’installazione di tablet da 8 pollici).

Ora non ci resta che testare il tutto durante la crociera estiva!

Buon vento

Elena & Filippo

2 pensieri riguardo “Rifacimento maschera strumenti

  1. Salve ho notato che avete anche un anemometro portatile messo sul tubo del binimi, Non avendo nella mia barca la stazione del vento volevo fare la stessa cosa, consigliate l’acquisto? Come lo utilizzate? Grazie

  2. Salve Francesco,

    Chiedo scusa per il ritardo nella risposta. Diciamo che è una soluzione che consente di avere una idea di massima di quanto vento (apparente) c’è. Siamo ben lontani dalla precisione dei sistemi in testa d’albero ma dipende dall’uso che vogliamo farci. Il difetto principale è che avendolo solo da un lato, quando la barca viaggia sbandata, bisogna inclinarlo nella maniera corretta per fare in modo che rilevi il vento corretto.

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