Sailing in Croatia 2018 – Diario di bordo parte 1

Abbiamo deciso di raccontarvi la nostra crociera dividendo il racconto in due articoli. In questo momento ci troviamo nell’isola di Skarda, in rada attendendo una breve ma intensa botta di bora che dovrebbe arrivare in tarda serata e soffiare fino a metà mattina di domani.

Torniamo a noi, partiamo da Lignano Sabbiadoro all’alba di Venerdì 3 Agosto, ben un giorno di ritardo sulla tabella di marcia, il giovedì ci sono stati temporali forti. Molliamo gli ormeggi alle 5.15, il poco vento lascia presagire che sarà una lunga smotorata, invece , appena superata la foranea, il vento cresce e ci consente di issare le vele facendoci fare una entusiasmante veleggiata fino ad Umago.

A metà attraversata, abbiamo modo di testare il sistema provvisorio AIS, in attesa di fare un lavoro serio e definitivo. Stiamo viaggiando a vela a 5 nodi e mezzo e osserviamo in lontananza una grossa porta container a rilevamento fisso, Elena scende sotto coperta, accende il computer e collega il sistema. Si tratta di una nave, che viaggia a 15 nodi, facciamo una piccola variazione di rotta in modo da non disturbarla, al momento dell’incrocio la vicinanza è sconvolgente a dritta a sinistra si notano solo le sue enormi fiancate.

Arrivati a Umago i 18 nodi di vento rendono difficoltoso l’avviciamento alla banchina della zona franca. Ripetiamo la manovra per due volte, non siamo gli unici a fare fatica. Terminate le pratiche e prelevate le Kune, usciamo dal porto ed issiamo le vele, questa sarà una delle veleggiate più intense di sempre, abbiamo il vento al lasco, siamo a tutta tela e la barca viaggia costante a sei nodi  e mezzo con punte a 7. Alla sera decidiamo di far sosta a Veruda, avremmo voluto arrivare a Medulino come lo scorso anno, ma l’idea di dar fondo all’ancora con il buio pesto, non conoscendo le zone, non ci entusiasma. Entrare in marina nei primi giorni, non è nei nostri piani, tuttavia ci consente di ricaricare le batterie e di ripartire, dopo una corposa colazione, tranquilli e rilassati.

Sabato 4 Agosto, usciti dal porto, ci accoglie una bora sui 17 nodi di reale, prendiamo subito una mano di terzaroli, la barca si inclina e viaggia a 5 nodi dritta dritta verso il faro di Porer. Iniziamo l’attraversata del Quarnaro, ma nemmeno il tempo di arrivare a metà golfo che il vento ci abbandona e ci costringe ad accendere il motore.

Una scusa per testare il nuovo Yamaha 9.9 High Trust, con la barca in assetto da crociera. Il motore a poco più del minimo, spinge la barca a quasi 5 nodi, direi un ottimo risultato. Arriviamo in baia a Maracol sull’isola di Unije verso le 15, prendiamo un gavitello e ci concediamo un bel bagno ristoratore, l’acqua è cristallina.

Decidiamo di prendere il tender e dopo una passeggiata di una quindicina di minuti arriviamo al paese di Unije.

Tornati in barca, spinti da un certo languore, accendiamo il Magma (il nostro BBQ a gas) e ci gustiamo una buonissima tagliata di Angus.  Per concludere la serata apriamo una bottiglia di Zacapa XO, accompagnato da cioccolato fondente, il tutto gustato sotto una stellata fenomenale.

Domenica 5 Agosto, partiamo alle 8.30, pianifichiamo la tappa successiva mentre siamo in navigazione, Elena consulta i vari siti meteo, decidiamo per Silba, dove arriviamo alle 15. Silba per noi è tappa fissa, l’isola ci piace davvero molto, prima o poi riusciremo anche a cenare in qualche Konoba. Prendiamo il gavitello, facciamo un bel bagno e scendiamo in paese per una passeggiata, beviamo una birra e acquistiamo del pane fresco e due Krapfen.

La serata sarà movimentata, andiamo a letto verso le 22 e alle 23 sentiamo bussare sulla barca e chiamare, il tempo di scendere dal letto, inzuccarmi e distruggermi un ginocchio e capisco che è “Marco” l’ormeggiatore di Silba, famoso per il video che si trova in giro per il web. Marco mi guarda e mi chiede se abbiamo pagato il gavitello, non appena mi vede si ricorda e comincia a scusarsi ripetutamente e augurandomi buona notte se ne va. Devo dire è il terzo anno che abbiamo a che fare con lui e con noi è sempre stato molto gentile e disponibile. Ricordo sorridendo lo scorso anno, quando, a bordo della sua lancia con cui ritira i soldi, sfilò affianco alla nostra barca, impettito facendoci il saluto militare e sorridendo. Torno a letto e dopo nemmeno due ore veniamo svegliati dalle zanzare, sarà una notte di passione, non abbiamo messo la zanzariera!!!

L’indomani mattina si parte per Ist, vorremmo fermarci per la notte, ma la quantità di barche è tale da farci desistere, l’acqua del golfo è notevole, se riusciremo ci fermeremo al ritorno. Decidiamo di dirigere verso Dugi Otok, l’isola lunga. Attorno alle 14 arriviamo in baia a Pantera dove prendiamo un gavitello ben ridossato, passiamo la giornata a fare bagni e ceniamo con dei tortellini panna e prosciutto.

Il 7 Agosto partiamo alle 7 di mattina in direzione delle Isole Incoronate, vorremmo fermarci a Zaglav per fare rabbocco di carburante. Arriviamo alle 11 circa, aspettiamo quaranta minuti, ma il connubio tra l’enorme quantità di barche in attesa e di furbi (di ogni nazionalità) che ti passano davanti per il rifornimento ci ha fatto desistere

Decidiamo che faremo benzina a Primostein. Uscendo dalla baia di Zaglav, incontriamo Mauro, Manuela e i loro due bimbi. Stanno per mettersi in coda per rifornire la loro barca a motore, alla sera ci reincontreremo a Zut. La navigazione verso Zut avviene, per il secondo anno di seguito con una bellissima veleggiata e in più quest’anno con un ingaggio con un Sun Odissey 37 a cui, azzeccando i tempi di una virata, riusciamo a passare davanti e a prendere un gavitello libero. Terminato il consueto bagno scendiamo a terra con il tender, ci stupisce vedere la gente che fa il bagno dal pontile, ma l’acqua cristallina invoglierebbe chiunque. Incontriamo Mauro e il suo amico tappezziere, ci beviamo una birra tutti assieme nel bar panoramico dell’ACI Marina di Zut. Torniamo in barca, accendiamo il bbq e cuciniamo due Hamburger di chianina accompagnati da Tomini e da lambrusco Mantovano.

Il giorno successivo tra vela e tratti a motore arriviamo a Otok Kakan (Kaprije), baia molto bella, prendiamo un gavitello in 7 metri, vicino a riva l’acqua ci ricorda quella della nostra amata Sardegna. La giornata trascorre tra bagni e snorkeling, una delle baie più belle viste fino ad oggi. Alla sera chiamo alla Konoba Torkul per prenotare per la sera successiva la Peka di Agnello, un anno che aspettavo questo momento!!!!!

L’8 Agosto ci svegliamo attorno alle 9.30, facciamo colazione con caffelatte e macine e attorno alle 11 partiamo in direzione Marina di Kremik. Lasciamo il gavitello a vela, che bello, mi ricorda i corsi di vela in Sardegna, nell’uscire dalla baia decidiamo di visitare il paese di Kaprije.

L’uscita dal golfo avviene a vela, bordo dopo bordo raggiungiamo il mare aperto. Durante la navigazione assaggiamo uno dei miei super acquisti, il salmone in scatola al pepe della Rio Mare! Elena è scettica, ma si è dovuta ricredere, avevo ragione io (come sempre!!!! :))) ). Alle 16, dopo un passaggio radente al paese di Capocesto arriviamo al Marina Kremik posto in un fiordo naturale, molto curato. Laviamo la barca dal sale accumulato nei giorni precedenti e con il tender andiamo a riempire le taniche di benzina. Tornati in barca collego il pc (scarico) alla rete elettrica, dovete sapere che mi sono dimenticato l’adattatore elettrico e senza quello non posso scaricare i filmati della GoPro. Andiamo a pagare il marina e ci facciamo una birretta.

Arrivata l’ora di cena, prendiamo un taxi e andiamo in paese dove abbiamo un tavolo prenotato in riva al mare. Ci gustiamo il piatto, spettacolare!!!!

Ore 07.30 del 10 Agosto, partiamo in direzione Zirje, la navigazione avverrà tutta a motore, scegliamo una rada ridossata dal 1° e dal 4° quadrante, dato che Meteo HR da possibili neverini. Arrivati in baia non c’è nessuno, siamo sconcertati, abbiamo l’imbarazzo della scelta. Scegliamo il gavitello e controllando lo scandaglio vedo che sotto di noi ci sono 30 metri d’acqua, di un blu molto intenso davvero particolare. La giornata passa tra bagni e riposo in pozzetto! Arrivata l’ora di cena, ci gusteremo degli spaghetti con vongole e bottarga sarda, accompagnati da una bottiglia di prosecco.

L’indomani mattina, pensiamo di fermarci una seconda giornata a Zirje, invece, all’ultimo momento, ci viene il matto e dirigiamo a nord, verso le Kornati. A metà navigazione, consultato il meteo che prevede bora, scegliamo di pernottare al Marina di Piskera. L’arrivo al marina è molto particolare, l’acqua trasparente e l’insenatura in cui si trova ci piace davvero molto.

Terminato l’ormeggio andiamo a farci un bagno dalla spiaggia adiacente al marina e dopo una doccia ristoratrice, decidiamo di fare i dolci innamorati, osservando il tramonto dalla collina adiacente.

Restate sintonizzati per la seconda parte del nostro diario di bordo, ora il vento si è stabilizzato sui 15 nodi e vado a preparare due arrosticini sul Magma, mentre Elena prepara l’aperitivo.

Buon vento!!!

Filippo & Elena

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