Ep.2 | Giro d’Italia con una piccola barca a vela: Marina Kremik – Brindisi

Proseguiamo con la seconda tappa del nostro giro d’Italia. Vi ricordiamo che  il diario giorno per giorno lo trovate QUI, e di iscrivervi al canale YouTube 

L’arrivo al Marina di Kremik 

Usciamo dal lavoro all’una di pomeriggio sotto un sole cocente, dobbiamo correre per non perdere il treno per Ancona dove alla sera dovremo imbarcarci in traghetto per ritornare dalla nostra amata barchetta. 

Imbarcati, ci facciamo un bello spritz e una cena al self service della nave e poi a letto, domani avremo un autobus da prendere e poi salperemo subito alla volta di VIS. Navigazione divertentissima, onda e una ventina di nodi ci fanno tenere medie di tutto rispetto. Durante la navigazione incrociamo il nostro traghetto che sta rientrando verso Ancona.    

Arrivati a Vis, bagno e visita in paese, l’indomani partiamo alla buon ora verso l’isola di Lastovo, di cui sia io che Elena siamo innamorati. Tappa, al pontile della Polizia per fare le pratiche di uscita in capitaneria e poi prendiamo un gavitello in una baia a Nord di Ubli. E’ la serata della finale degli Europei e sentiamo i Croati che fanno il tifo per l’Italia, noi siamo in baia con un GS 40 di una coppia di Tedeschi e nessun’altro, fantastico.

Il rientro in Italia 

Alla mattina facciamo le pratiche d’uscita in Polizia, dopo aver atteso 45 minuti l’arrivo del Poliziotto della Dogana. Lasciamo la Croazia con un arrivederci, apriamo il code zero e facciamo una veleggiata fantastica verso le coste dell’Italia. Dopo qualche ora, controllando il punto nave, avvistiamo l’Isola Pelagosa, alla nostra dritta, sfruttiamo il vento e intravediamo il promontorio del Gargano a metà pomeriggio. 

Atterriamo nella splendida Vieste, doccia e cena di pesce fantastica, visita della città e a letto presto, nei prossimi giorni dovremo lavorare, il cado torrido non aiuterà. 

Visiteremo la bellissima città di Trani con la sua splendida Cattedrale, Castel del Monte, Ostuni e infine la bellissima Matera.

E’ tempo di ripartire verso Sud, impostiamo la sveglia alle 06 del mattino, ma non sarà lei a svegliarci ma i tuoni di un temporale che ci passa affianco. Controllo del radar meteo e decidiamo di salpare ugualmente, c’è onda morta ma vento da Nord Ovest che ci consente di viaggiare bene, anche troppo visto che a metà dell’attraversata del Golfo di Manfredonia prenderemo due mani. 

Monopoli che spettacolo! 

Vorremmo fermarci al marina Cala di Ponte, ma il trattamento che ci riservano non è per nulla professionale, prima ci dicono che non accettano barche sotto i dieci metri, chiediamo di prenotare un posto da 10, accettano e dopo 2 ore, praticamente all’ingresso del porto ci avvisano che il posto riservato non è più disponibile lasciandoci al tramonto in mare. Leggiamo sul portolano 777 che un approdo potrebbe essere a Monopoli, dove c’è una banchina comunale dove è possibile fermarsi previa autorizzazione della Guardia Costiera. Contattiamo subito l’ufficio locale che ci autorizza alla sosta, ma che per ovvi motivi non può riservarci il posto. Entriamo con il buio a Monopoli, dopo 80 miglia di mare. Monopoli è una cartolina, splendida,  troviamo posto in banchina, leghiamo la barca e vado in capitaneria a consegnare i documenti. Troverò personale estremamente disponibile e cordiale. Elena va in paese a prendere due pizze (ottime). 

Siamo al 15 di Luglio, giorno del mio compleanno, cornetto di pasticceria e cappuccio consumati in barca, speciali. C’è un bel NO sui 20 nodi, aspettiamo che cali per salpare verso Brindisi, il vento ci spinge in banchina e la manovra di uscita non sarebbe per nulla facile. Ci facciamo fare due panini (strepitosi) e all’una salpiamo per Brindisi. L’ingresso tra le navi da crociera è scenografico, arriviamo al nostro posto barca alle dieci e un quarto di sera. Siamo giusto in tempo per andare a festeggiare il mio compleanno con una deliziosa cena di pesce.   

Il rientro a Mantova

 E’ ora di rientrare a Mantova, lasceremo a Brindisi Mon Etap per una settimana. Faremo il viaggio di rientro in auto, un unica tappa. Il giorno successivo dobbiamo assolutamente essere al lavoro.