Ep.4 | Giro d’Italia con una piccola barca a vela: Palermo – Porto Ottiolu

Siamo al quarto episodio, a nostro avviso il più emozionante del nostro giro d’Italia. Vi ricordiamo che il diario giorno per giorno lo trovate QUI, e di iscrivervi al canale YouTube 

Dopo una settimana di sosta lavorativa rientriamo a Palermo in aereo. Dovremo lavorare per qualche giorno e poi finalmente saremo in ferie tre settimane. 

Visitiamo la splendida Palermo, Siracusa e il teatro antico di Taormina.   

Verso le Isole Eolie

Salpiamo da Palermo, siamo finalmente in ferie, dirigiamo la prua verso San Vito lo Capo. Anche in questo tratto di mare passeremo da una situazione di calma piatta ad avere due mani di terzaroli, fiocco rollato  e l’anemometro che segna 33 nodi. Ci passa affianco una barca di almeno 40 piedi, anche loro sono nella nostra condizione, randa con 2 mani e fiocco rollato. 

Ci fermiamo una notte in rada a San Vito e poi direzione Favignana. Su quest’isola faremo 3 notti ormeggiati ad un gavitello del Parco. Il 2° giorno di sosta decidiamo di noleggiare uno scooter e facciamo il giro dell’isola. Sfruttiamo lo scooter per fare cambusa e fare il pieno di carburante utilizzando una piccola tanica. 

  Il grande salto… La Sardegna

“Qui ci voglio vedere….” così continuavamo a ripeterci io e Elena quando pianificavamo l’eventualità di fare questo tratto di mare. Ora siamo a Favignana, il meteo è buono e sembra stabile, dobbiamo decidere se farlo o no. Non ho ben presente come abbiamo deciso ma alle 5 di mattina lasciamo il gavitello di Favignana, dirigiamo su Marettimo (splendida) per fare rabbocco di carburante. Non abbiamo abbastanza carburante per coprire tutte le 145 miglia che ci separano dalla Sardegna quindi dovremo sperare nel vento. Ci lasciamo alle spalle la Sicilia, il vento è completamente assente per tutta la mattinata, fino al primo pomeriggio quando issiamo il Code 0 e Mon Etap vola verso la Sardegna a 5 nodi, su un mare incredibilmente piatto. Vediamo una tartaruga a pochi metri dalla barca, manteniamo la nostra rotta e velocità per non disturbarla. Che spettacolo! 

Si avvicina la sera, poco prima del crepuscolo decidiamo di togliere il code 0, il vento è buono ma non vogliamo rischiare di trovarci in difficoltà in caso di un rinforzo di vento. Procediamo a vela sui 3 nodi e mezzo, prepariamo la cena e un buon caffè caldo. Fino a questo momento non abbiamo fatto alcun incrocio, l’Ais ci fa compagnia e non so per quale motivo trasmette una certa tranquillità. Invio qualche Sms con il satellitare agli amici e familiari per condividere la nostra posizione. Chiedo aggiornamenti sul meteo, arrivano e sembra tutto ok per la notte. 

Che stellata!

Cala il buio, ricorderò per tutta la vita la quantità di stelle cadenti che contiamo. All’una di notte apriamo una Red bull che aggiunta al caffè dopo cena, terrà Elena sveglia facendole fare due ore in più di guardia rispetto a me.  La notte passa, faremo solo un incrocio con un traghetto Tirrenia partito da Cagliari e diretto a Civitavecchia.

Avvicinandoci alle coste della Sardegna incrociamo il percorso di un gruppo di delfini che ci accompagnano per qualche minuto, non ne avevamo mai visti così tanti tutti assieme e così vicini. 

Atterriamo a Porto Corallo poco prime delle 16.00, l’emozione è grandissima, siamo arrivati fino a qui, alla nostra amata Sardegna. Andiamo a farci un bagno in spiaggia e poi ceniamo in pozzetto, il giorno dopo macineremo parecchie miglia, fino a Porto Ottiolu dove faremo passare una perturbazione e avremo modo di passare del tempo con i nostri amici Fede, Vale e Micol di Salesullapelle.com .

Faremo qualche giorno in rada in splendida compagnia tra l’Isola di Tavolara e Porto Istana.

E’ tempo di rientrare a Mantova per lavoro, lasciamo la barca a Porto Ottiolu e accompagnati dai nostri amici ci imbarchiamo sull’aereo che ci porterà a Verona.